Il Postino è uno dei maggiori film molto amato dai napoletani e procidani. Un lungometraggio che l’attore Massimo Troisi ha portato avanti nonostante la sua malattia. Non a caso, infatti, ricordiamo che il celebre artista decise di posticipare il suo intervento al cuore per partecipare alle riprese del film, ma il giorno successivo al termine del lavoro l’attore perse la vita per colpa di un fatale infarto durante il sonno.
Per ricordare il magistrale lungometraggio è stata allestita la mostra “Il Postino dietro le quinte. I volti di Massimo Troisi”. Si tratta di una mostra collettiva di arte contemporanea dedicata all’attore napoletano e ideata proprio dal nipote dell’attore, Stefano Veneruso. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Campania attraverso Procida 2022.
«Mi lega a quest’isola un ricordo fortissimo, doloroso anche perché Massimo ai tempi delle riprese non stava bene. Ma lui, con la sua caparbietà e ostinazione, ha voluto portare avanti il film. Disse a mia madre: “‘O voglio firnì co’ ‘o core mio”.
Non ha dato la vita per questo film, ma secondo me ha pensato in qualche modo di poter cambiare il mondo, perché allora fare un film sulla poesia era difficile, ci si domandava chi potesse andare a vederlo. E invece è stato un successo mondiale, premiato con un Oscar.
La mostra è una narrazione, un racconto di Massimo attraverso estratti di sue interviste memorabili, ma soprattutto le opere di 49 artisti: a ognuno ho anche chiesto di raccontare in poche righe il “proprio” Massimo; quindi, oltre all’opera, c’è anche il pensiero dell’artista.»
Cosa comprende la mostra
Sono 66 opere le opere d’arte contemporanea messe in mostra presso le Officine dei Misteri del Complesso monumentale di Palazzo d’Avalos fino al 6 gennaio 2023. Si tratta di un percorso espositivo focalizzato sul ruolo di Massimo Troisi nel film “Il Postino” a 28 anni dalla realizzazione.
Molte sono realizzazioni di artisti (49 in totale) che hanno deciso di rendere omaggio all’interprete napoletano esponendo una loro opera a lui dedicata. Oltre le opere, troviamo anche oggetti di scena come ad esempio la celebre bicicletta.
Tra le tante opere degli artisti spicca la scultura in bronzo creata da Lello Esposito appositamente per Massimo Troisi che gliela commissionò personalmente. Alcuni pezzi sono presi proprio dalla collezione privata di Troisi, come “Eccomi qui – Pulcinella per Massimo Troisi, 1992” in bronzo e pietra lavica che sfoggiava con orgoglio all’ingresso del suo appartamento di Roma.