venerdì , 17 Maggio 2024

Giornate Europee del Patrimonio al Museo Cappella Sansevero: sabato 23 settembre apertura fino alle ore 22

l Museo Cappella Sansevero partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio 2023 con un’apertura prolungata prevista per sabato 23 settembre.

Prenotazione obbligatoria sul sito web del Museo Cappella Sansevero https://www.museosansevero.it/acquista-il-ticket

L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli eventi 2023 delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa che quest’anno avrà come tema “Patrimonio InVita” riprendendo lo slogan europeo “Living Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione.

Parte del ricavato derivante dalla vendita dei biglietti verrà destinato all’avvio del progetto di restauro del coro della Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone (Napoli), promosso dall’associazione senza scopo di lucro Friends of Naples.

SANTA MARIA DEGLI ANGELI A PIZZOFALCONE

Nella tribuna retrostante l’altare della chiesa di Santa Maria degli Angeli, si trova un coro ligneo a doppio ordine di importantissimo valore storico documentario. Tutto di legno pregiato si può far risalire all’edificazione della chiesa con elementi decorativi intagliati e incisi. Si alternano infatti dietro le sedute degli stalli, delle specchiature con cornici intagliate e nei lati colonne scanalate con una base intagliata a racemi e capitelli corinzi. Nella parte alta della seduta, due volute affiancano scene con personaggi e simboli araldici che sarebbe opportuno approfondire. Nei laterali invece si aprono divisori delle sedute con volute che terminano con cherubini e una cornice a nastro scolpita a elementi fitomorfi. La rarità di questi elementi di arredo antichi ci porta a pensare ad una bottega di scalpellini specializzata in sculture lignee che all’inizio del Seicento abbiano potuto lavorare attorno ad un progetto dell’architetto teatino Francesco Grimaldi per rendere unica e particolare questa tribuna. La basilica fu fondata dalla principessa Costanza Doria del Carretto che, nel 1587, donò l’area dove sarebbe poi sorta la chiesa all’Ordine dei Chierici Regolari Teatini. La posa della prima pietra si ebbe nell’anno 1600 ed i lavori si protrassero almeno fino al 1610. Il progetto architettonico fu affidato al padre teatino Francesco Grimaldi, che realizzò il grandioso invaso a croce latina. Fulcro visivo del luminoso interno è l’alta cupola in cui è raffigurata l’Incoronazione della Vergine nella Gloria del Paradiso, scena conclusiva del ciclo di affreschi dedicato alla Vita della Vergine che fu dipinto negli scomparti della volta a botte della navata centrale da Giovan Battista Beinaschi tra il 1668 e il 1675. Gli affreschi di Beinaschi che si trovano anche in controfacciata (il Sogno di S. Giuseppe e la Fuga in Egitto) e nella volta (l’Immacolata, la Natività della Vergine, l’Annunciazione) costituiscono una significativa testimonianza della decorazione monumentale barocca a Napoli. Notevoli anche i dipinti di Luca Giordano nella cappella del Monte dei Morti, le tele e gli affreschi di Giovanni Bernardino Azzolino nella cappella dedicata a S. Carlo Borromeo e i sepolcri di Tito Angelini nella cappella della famiglia Serra di Gerace.

fonte:napolitoday

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